venerdì 20 luglio 2007

La signora Pizzo a Pachino 2008
Dalla seggia di morti alle Olimpiadi: miracolo dei medici dell'Aul

Il sirbizzo di accertamento dell’invalidità civili della nostra AUL (Azienda Umanitaria Locali), manco a dirisi e como è pubbricamenti arcinoto, brilla pir efficacia, efficienzia e rispettu dei diritti dill’amici dell’amici. E l’avutri che non sono amici di nuddro, peggio pir loro! Certamenti si uno è asociali e non è amico di nuddro sonno tutti cazzi sò ed è giustamente giusto accussì. Ma di recente abbiamo avuto una notizia frisca frisca ca evidenzia in modo inequivocabbili ca nella nostra AUL si scalano montate di egalitarismo e rispettu della liggi ca, al confronto, l’acchianata di Vicari della vecchia strata Montelusa-Palermo pari uno scivolo di garage. Ma vinemo ai fatti.


Oggi nni occupiamo della signora Maria Pizzo, matre del signor Rabbio Pizzo ca ci ha signaliato la quistione (il nomi di battisimo era diversu ma il giramento di cabasisi ca gli hanno fatto veniri con la storia di sua matre lo ha indotto a cangiari nnomi pirchè ora è veramenti arrabbiato). La signora Pizzo avi tutti l’acciacchi invalidanti ca quanno uno è cunfissato non volisse augurare manco al propio pejo nimico. Tantu per immuntuarne 'na poco: Total knee artroplasty in tutti dù le gunocchia per deterioramento delle articolazioni, obesità ca le 'mpidisce di caminare con immobilità ca le causa piaghe da decubbito, diabbeti, insufficienzia respiratoria, cardiopatie varie, prissione a la sanfasò, insufficienzia renale... E ora basta ca non volessimo fari addivintare il “Corriere di Montelusa” una rivista di medicina.


La signora avi sittantacinco anni e vive con il marito ottantino e invalidu civili, ca la assiste pir quanto pò ma chiddrò ca la pò assistiri suo marito non è abbastevole. Di necessità si hanno rivolto alle autorità competenti pir aviri la certificazioni del 100% di invalidità ca pirmette l’accompagnamento. Un caso semplici, no? Manco per la minchia!


Prima sorpresa: ne ha coda il maccarrone?
Il signor Rabbio Pizzo ed i genitori appiro una prima sorpresa quanno hanno scopruto (si non ci fossi di chiangiri a cannolo ci fossi di arridiri con la panza ca doli per il troppo scarcaniare) ca “le visite a ddomiciliu per l’invalidità cento per cento si fanno solo in caso di periculu di morti imminenti”. E noi ci addomandiamo stupefatti: Nn’avi coda il maccarrone?. Se uno è in pericolo di morti imminenti che gargia di minchia si nni fa dell’accompagnamento? Un gentilissimo funzionario della AUL li ha informati ca non ci avevano a scassare la minchia e se volevano ca la signora fossi visitata la dovevano portari (viva) all’apposito ambulatorio della AUL. Il cronista sottolinea ca non stamo cugliuniando: non trattasi di articolo pi arridiri.


Secunna sorpresa: la seggia tecchinologgica
I Pizzo patre e figlio, con la rassegnazioni estrema di cui il montelusano è in genere mastro, si hanno carricato di piso e con enormi difficoltà la signora Pizzo in una machina con enormi sofferenze della signora stissa e si hanno avviato verso l’ambulatorio presso il quali il dottori visitanti era atteso per le 15.30. Alle 15.15, all’arrivo dei Pizzo, si aviano già misi a turno 34 cristiani cchiù o menu derelitti ca aspittavano il medesimo dottori. Prima ca il dottori arrivassi frisco como un quarto di pollo verso li 18.30, a turno c’erano 150 cristiani. La secunna sorpresa riguarda le attrezzature tecnologgichi avanzate ca erano disponibili pir facilitare l’attesa: una seggia a rotelle arripizzata con una cinghia di avvolgibili (chiddra delle finestre a tapparella). Se non ché la seggia arripizzata alla signora le stava strittuliddra e scommoda, quindi il signor Pizzo si ha addeciso a smontare un bracciolo dalla seggia. Ma lo schienali della seggia era tinuto addritta propiamenti dal bracciolo a cui era attaccato con la sullodata cinghia di avvolgibbili. Insumma, secunno la loggistica d’officio della AUL, la signora incapace di caminare ed affetta da ogni tipo di malanno, piaghe da decubito incluse, avia a stare, fino al momento dell’agognata visita, appollaiata sull’osso pizziddro in capo ad una seggia senza schienale e con un bracciolo smuntato mansinnò non ci trasiva... Il personali AUL, all’uopo interpellato, comunicava ai Pizzo ca, si vulivano, potivano purtari la signora in machina (con 43 gradi centigradi all'ommira) e issa potiva aspittari colà nentidimeno senza perdiri il turno. A questo punto, ovviamenti, la signora avia deciso di moriri pinsando che questo potisse in qualichi modo aggevolari la pratica!


Terza sorpresa: il turno, ovvero “Ne avi coda il maccarrone 2?”
I Pizzo, rassegnati ancora una vota si avviarono verso la machina (non senza difficoltà) ma pir evitari ca la signora squagliassi al soli addrumarono il motori con l’aria condizionata addrumata. Quanno che si avivano fatto quasi le 8 di sira, i Pizzo si addunarono ca il paziente nummaro 126 avia stato già visitato, mentre la Signora Pizzo ca era nnummaro 35 aspittava ancora. Il personali AUL, nuovamenti interpellato dai Pizzo, arrispondeva ca “si dovivano fare i cazzi loro e non dovivano entrare nelle quistioni di loggistica sanitaria ed organizzazzioni del travaglio ca non li dovevano riguardare in modo alcuno.” E se la loggistica sanitaria prevediva ca una signora praticamenti sepolta in casa da anni ed in stato di gravissima sofferenza stesse assittata in precario equilibrio su una seggia a rotelli scartiddrata pir una decina di ore, pacenzia. (In linea con quanto affirmava il prefetto Paladino alla di lui Signora a proposito del “Popolo Garruso”).


Quarta sorpresa: le perplessità del medico e le ragioni della loggistica sanitaria
Quanno che finalmenti, verso menzannotti, il medico arricivì i Pizzo, corredati da un camio con rimorchio chino chino di carteddre cliniche e certificati medici, disse: “Non è assolutamenti possibbili! Come gargia di minchia fa la signura ad essiri ancora viva? Avivamo previsto matematicamenti ca una pirsona in queste condizioni non avrebbi passato indenne un’attesa accussì longa e disaggiata della visita”. Quindi la conclusioni fu ca “non pò essiri assolutamenti vero ca la signora Pizzo avi tutti l’acciacchi certificati pirché manzinnò avvisse muruto nell’attesa. Visto che non ha moruto nell’attesa è evidenti ca i certificati sunno tutti favuzi e la signura Pizzo è un’atleta sotto mentite spoglie ca si sta allenando pir le prossime Olimpiadi di Pachino 2008”


Epilogo
I Pizzo, dopo essiri stati tentati seriamente di dari foco all’officio ed ai suoi occupanti (como dar loro torto?), si nni turnarono a la casuzza increduli e sbigottiti. Con la signora Pizzo ca oramai era vicina alla condizioni (imminenti piricolo di morti) di potiri ottinire la visita domiciliari. Ma da cittadini civili e dignitosi quali erano, addecisero, pur senza grosse speranzie, di arrivolgirisi alla magistratura per signaliare la quistione.

Bibì Metallurgico

Nessun commento: